IL PAGLIACCIO – Roma

Siamo ritornati in un paio di occasioni a sederci ai tavoli rinnovati di Anthony Genovese, in via dei Banchi Vecchi, apprezzando come, con pochi giusti interventi, il locale si sia trasformato in un luogo sicuramente più accogliente, ma anche più consono alla qualità ed allo stile di cucina di cui Anthony è grande, spesso geniale, interprete.
Il Pagliaccio è un po’ la zattera di Anthony Genovese dopo la breve e tormentata esperienza romana del “ROMA”. Chi ha avuto la fortuna di mangiare al suo desco in quei pochi straordinari (culinariamente parlando) mesi, e chi ancor prima ha avuto modo di cimentarsi (ed il termine è senz’altro adatto) con le sue preparazioni al “ROSSELLINI’S” di Palazzo Sasso a Ravello, sa che la "dimensione" del Pagliaccio ha poco a che vedere con la “dimensione”, nel senso più pieno e complesso del termine, del talento di Anthony Genovese. Una cena da Anthony Genovese è spesso come un racconto di Corto Maltese. Volti pagina e mentre prima ti trovavi in Argentina ora sei a bagno nell’Oceano Indiano. E non ci sei arrivato a caso, non ci arrivi mai a caso. La cucina di Genovese ha diverse possibilità di lettura: ti piace e ti diverte, ti piace ti diverte e capisci cosa vuol dire. Certo accade di frequente di incontrare chi la detesta, ma che volete che vi dica…già così è difficile trovare un tavolo libero a cena. Nelle due serate che abbiamo avuto a disposizione per percorrere il nuovo menù abbiamo assaggiato fra l’altro:

Zuppetta di Cozze con la sua emulsione e Mozzarella fritta in carrozza
L’emulsione/schiuma è un flash che ti illumina il palato, il frutto di mare non c’è ma tu lo senti tutto intero, aroma, gusto, finanche consistenza. La mozzarella in carrozza è una sorpresa, progressiva, l’alice ed il pomodoro, passeggeri d’eccezione, rimandano un esperienza palatale netta ed emozionante. Grande benvenuto.

Spiedino di pollo, zuppa fredda di melone e riso croccante (salsa alle arachidi da spalmare sullo spiedino)
Piccante, deciso, odore d’altrove. La zuppa ti pulisce meravigliosamente il palato “ustionato”, il suo dolce cremoso ti “lenisce” e ti prepara al prossimo tuffo. Si sale e si scende, ed in fretta, un ottovolante gastronomico.

Gnocchi croccanti di patate, merluzzo e la sua emulsione, passata di peperoni dolci (zest di limone confit, olio al basilico)
Il piatto inizia bene e curiosamente, per la consistenza dello gnocco, must della cucina romana, che “arrossisce” al fascino di una “piastratura asiatica”. Una delle cifre stilistiche più nitide di Genovese, il gusto della contaminazione, l’abbigliamento maschile sul femminile, non il travestimento ma la possibilità, sempre improvvisamente (ed istintivamente) colta, che le cose non stiano come pensi (o solo come pensi). Piatti e preparazioni familiari che possono raccontarti di altri luoghi e familiarità. Preparali tu gli gnocchi di patate che mentri li mangi non ti viene in mente la mamma ma una geisha, non Roma ma Tokyo. Detto ciò il piatto sembra sospeso, o meglio in sospeso. Affascinante l’intuizione, non completato il percorso.

IL PAGLIACCIO, Via dei Banchi Vecchi 129, Roma (RM), Tel.: 06 6880 9595
www.ristoranteilpagliaccio.it
chiude il lunedì e il martedì a pranzo (luglio ed agosto aperto solo per cena), in ferie a gennaio ed in agosto. Si accettano le carte di credito