7,5

El Molin

Alessandro Gilmozzi
Alessandro Gilmozzi
Nazionalita: Italia
Localita: 38033 Cavalese (TN)
Indirizzo: Piazza Cesare Battisti, 11
mapa
(+39) 0462340074
Chiusura:: Il martedì e il mercoledì a mezzogiorno, in estate aperto solo la sera
Prezzo: 80/100 €
Menu di degustazione: 70,80,100 €


  • Gamberi e Patate
  • Gamberi e Patate
  • Lumache, Asparagi Selvatici, Schiuma al Fieno e Schiuma alla Birra
  • Lumache, Asparagi Selvatici, Schiuma al Fieno e Schiuma alla Birra
  • Risotto Acquerello, Germogli di Muschio e Pelle di Trota Essicata
  • Risotto Acquerello, Germogli di Muschio e Pelle di Trota Essicata
  • Speck Ripieno di Julienne di Verdure e Gelato All'olio di Zucca
  • Speck Ripieno di Julienne di Verdure e Gelato All'olio di Zucca
  • Tartare di Temolo con Foglie di Acetosella e Pesto di Crescione e Abete
  • Tartare di Temolo con Foglie di Acetosella e Pesto di Crescione e Abete

Molto interessante lo sviluppo che ha avuto la cucina di Alessandro Gilmozzi negli ultimi quattro anni. Essendo un profondo conoscitore del territorio, la splendida Val di Fiemme, dei suoi boschi e delle sue montagne, propone una cucina nuova che reinterpreta i sapori e gli aromi alpini a volte anche in maniera forte e radicale.
Dal menu 'essenze' ricordiamo ad esempio un fine e delicato appetizer: tartare di trota marmorata tra due chips di patate ed una fetta di coregone marinato. Ancora finezza nel ciuffo di spaghetti al nero di seppia Felicetti con crescione e bottarga di trota. Interessante e nuova la carne cruda di giovane vitella servita come una pralina farcita di animelle appena saltate nel riesling con sopra menta e noci e cialda di topinambour a lato. Altro boccone squisito e' lo speck (Alessandro compra la carne di maiale di Paolo Parisi e la lavora a Cavalese. Nettamente il miglior speck mangiato in Trentino!) arrotolato con all'interno verdure crude di stagione ed un gelato all'olio di zucca (perfetto) a legare il tutto. Abbiamo assaporato il meglio degli aromi alpini (erbe e germogli crudi dai boschi) raccolti in un bicchiere con perle di olio di oliva del Garda adagiati su gelato alle sarde di lago con pane tostato e gelato all'olio e crescione: entrambi i gelati serviti a temperatura perfetta (non freddi), davano cremosita' al piatto verde, croccante ed aromatico.
Una delle preparazioni migliori era quella con asparagi selvatici, lumache (succulente), schiuma di fieno e schiuma alla birra: minimalismo, pulizia e precisione di gusti.
Soavi e delicati profumi nel risotto Acquerello cotto all'acqua con germogli di muschio (rarissimi) e pelle di trotta essiccata.
Ottimo anche il piatto con gamberi crudi, patata cotta a bassa temperatura con gemme di pino, chips, schiuma patate e gemma di pino. Intelligente e squisito gioco mare, terra, montagna.
Contrasti e gusti più radicali nella tartare di temolo (tenue e leggera) coperta di foglie di acetosella con ai lati un pesto di abete e crescione.
Questi alcuni esempi della cucina di Alessandro Gilmozzi, il cuoco che probabilmente propone oggi la cucina di montagna più radicale e di rottura sotto l'arco alpino italiano.