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Locanda della Tamerice

Igles Corelli
Igles Corelli
Nazionalita: Italy
Localita: 44020 Ostellato (FE)
Indirizzo: Via Argine Mezzano, 2
mapa
(+39) 0533680795
Chiusura:: Lunedì e martedì
Prezzo: 80/110 €
Menu di degustazione: 60/90 €


  • Risotto de cerceta con sabayón de Pecorino romano
  • Risotto de cerceta con sabayón de Pecorino romano
  • Ánade silbón envuelta en crepineta de cerdo con salsa de saba y compota de calab
  • Ánade silbón envuelta en crepineta de cerdo con salsa de saba y compota de calabaza.

Igles Corelli è un nome conosciuto nella storia della Moderna Cucina Italiana e un volto noto per le sue frequenti apparizioni in TV.
Ma è un Cocinero, e quindi parliamo di lui per quello che abbiamo trovato sul piatto.

La Locanda della Tamerice è un posto dove si va perché si vuole.
E’ lontana dai veloci percorsi di autostrada.
Non ha un Colosseo vicino e, nel raggio di 30 chilometri, non si svolge nessuna Fiera commerciale o industriale.
In Inverno, la nebbia è una compagnia giornaliera, così come, in Estate, le zanzare.
Tuttavia, i motivi di interesse, ci sono, eccome.

Il Delta del Po, con la vicina Laguna di Venezia, può essere un serbatoio interessante di scoperte gastronomiche che, se non siete pescatori o cacciatori, vi può soprendere e divertire.
Igles, che conosce bene il territorio, questo lo ha capito, e nel suo locale potete trovare molti motivi che vi faranno tornare, sia perché rari, ma anche perché realizzati con mano d’Autore.

Il Ristorante fa parte di un complesso più ampio, inserito nel Parco Naturale del Po.
Potete arrivare in macchina ma, se volete, potete passare un piacevole week.end a cavallo.
Infatti, per gli appassionati di Ippica e Cucina, questo può rivelarsi un vero paradiso.

La Cucina, in inverno, pur con il mare a due passi, è essenzialmente di terra, considerando che gli uccelli non hanno il loro nido sulle onde.
E’vero che si può cominciare con un’Anguilla, marinata nel Balsamico Tradizionale di Modena di 20 anni e servita con Passion Fruit (lo stacco di acidità è un po’ eccessivo) ma, poi, si può viaggiare di piuma cacciata, con gusto e piacere.

E’ inusuale la Tartare di Beccaccia, proposta con una Mostarda di Pere sultanine.
L’abbinamento è interessante, e lo sarebbe ancora di più se, nell’ impiatto, le due componenti venissero tenute più lontane, magari con sequenza guidata. C’è il pericolo, infatti, di fare un po’ di contaminazione gustativa. Ne guadagnano le pere, ma è un peccato che la Beccaccia, resa molto delicata dal tipo di preparazione, ci rimetta.

Molto interessante il Risotto di Alzavole, con un riuscito Zabaione di Pecorino romano.
Le Alzavole sono una variante di Anatre che si ciba di pesce in Laguna. Carne rara, di personalità.
Anche il Pecorino romano ha una sua personalità che, tuttavia, così trattata, non è invadente.

Il Germano, dopo la Beccaccia, è una delle piume Principe per i Cacciatori e i Gourmet.
La scelta della materia prima è importante, così come indovinata la combinazione con la Pancia di Cinta senese di Paolo Parisi e la Salsa di Sambuco.
Molto interessante, quanto raro, il Fischione, detto anche Anatra Penelope..
La sua carne è piacevolmente originale, resa ancora più accattivante da una cottura che la vede avvolta nella rete di maiale all’esterno e permette di gustarla “quasi al sangue” verso l’interno. Ottimo l’accompagnamento “autoctono” con Salsa di Saba e Composta di Zucca.

I Dessert sono divertenti, da una Millefoglie Ghiacciata di Zabaione, ad un Fagotto di Mele e Zucca con Sorbetto al Chinotto..

La Sommelier Valentina è preparata, le basta solo superare un po’ la timidezza di chi è arrivato qui da poco, per garantire un viaggio di Bacco originale, come ha fatto, per esempio, con il Timorasso di Claudio Mariotto.
Il Servizio è ottimo: puntuale, attento, discreto, competente nell’interazione con il cliente.
Molto piacevole l’ambiente, con presenze di Arte Moderna frutto anche della mano lieve di Pia Passalacqua, moglie dello Chef , nota scrittrice gourmet, e sua perfetta metà complementare.