Anguilla di lago alle brace con aglio candito
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Che c’è di meglio che godere nello stesso lago di Garda di un pesce appena pescato nelle sue acque. Quest’anguilla, per la qualità intrinseca e la cottura alla brace, è la migliore che abbiamo mai mangiato in anni. L’artefice è Riccardo Camanini, uno chef con molta scuola, che realizza un’alta cucina temperata in cui prevale il savoir-faire. Anche se si ricrea in formule abbastanza elaborate, dimostra una grande versatilità, come si può vedere in questo piatto, una testimonianza di semplicità sublime, arcangelica. L’anguilla, arrostita a poco a poco alla brace, prende forma di involtino gigante, mostrando una consistenza interna gelatinosissima e un’altra esterna dorata. Le sue carni trasudano fragranze di legno l’olivo. Insomma, la sublimazione del prodotto e della brace; naturalezza e aromi. Un boccone così magnanimo ha bisogno solo di qualche aglio candito in grasso d’anatra per raggiungere il vertice della squisitezza.